Plagio o concorrenza sleale? Madonna e “Frozen” sotto analisi!

Un incarico esplorativo molto interessante ed intrigante, quello affidato allo Studio Legale Redivo

Lo studio legale Redivo ha ricevuto un incarico molto particolare ed interessante.
E’ stato richiesto al titolare di studio di analizzare e mettere in comparazione un brano musicale quasi sconosciuto, composto da un autore belga negli anni 90 ed attualmente edito da una nota casa editrice musicale belga, con uno dei capolavori massimi della discografia mondiale, una delle composizione più vendute al mondo e precisamente “Frozen” di Louise Veronica Ciccone, alias “Madonna”.
La casa editrice belga di M.P. riteneva, infatti, che il brano suddetto fosse in realtà un plagio della predetta antecedente composizione.
L’esatta casistica è scoppiata a fine anni 90 per entrare nelle aule di tribunale del Belgio ed ebbe dal principio una risonanza mediatica enorme.
I vari contenziosi nazionali terminavano con una vittoria nel Tribunale di Primo Grado, a favore del compositore belga e contro Madonna, con il divieto per l’artista internazionale di eseguire o riprodurre il noto brano in qualunque modo sull’intero territorio nazionale Belga ( dal vivo in concerti, tramite radio o similari ).

 La Pronuncia, tuttavia, venne successivamente ribaltata ed ancora confermata dalla Cassazione Belga.
In sintesi, i Magistrati di gravame sostenevano che non si trattava di un vero e proprio “plagio” di composizione musicale in quanto il brano presunto plagiato non avrebbe avuto, per come composto, quel minimo di “originalità” e “creatività” necessari affinché si potesse ritenere applicabile la legge sul diritto d’autore. In altri termini, essendo il brano “copiato” banale, poco artistico, non meritava l’applicazione della Legge che disciplina, nell’ambito normativo del diritto d’autore, quella specifica tutela giuridica definita “plagio”. Per tale motivo, senza escludere realmente la “somiglianza”, ovvero, la “copiatura”, effettivamente riscontrabile per più misure musicali, Madonna vinse l’annoso e quanto mai complesso contenzioso.

All’avv. Redivo veniva, quindi, richiesto se fosse possibile agire in via risarcitoria ed inibitoria in ogni singola nazione dell’Unione Europea ed in particolare con una azione giudiziaria sul territorio nazionale Italiano, sia nei confronti dell’artista internazionale e sia nei confronti degli attuali editori del brano predetto.
Il primo problema giuridico da affrontare era il comprendere se le Sentenze Belga, passate in giudicato, fossero o meno “vincolanti” per l’Italia e se esistesse un modo per superare tale ostacolo processuale.
Ebbene, se il Giudicato Belga è, in linea puramente teorica e generale senz’altro valido in Italia, tuttavia, lo stesso non rappresenta un ostacolo tantomeno un limite per il giudizio eventualmente da incardinarsi sul territorio nazionale italiano.
Infatti, l’avv. Redivo preliminarmente ha ritenuto corretta la sentenza Belga che esclude la sussistenza di Plagio, per i limiti sopra indicati del brano ritenuto plagiato. La norma sul diritto d’autore non è applicabile, il che rende superflua l’analisi specifica degli effetti del giudicato intracomunitario.
In realtà, la norma sul diritto d’autore, per come concepita nel ’41, non sarebbe pressoché più applicabile alla musica contemporanea ( specie quella leggera, pop, rap e similari ), in quanto ormai quasi anacronistica, tranne che per una ristretta nicchia di composizioni.
A questo punto, veniva richiesto dal mandante Belga se, secondo la normativa interna italiana, esistesse una differente tutela applicabile, che consentisse una azione inibitoria e risarcitoria.

Ebbene…. nel premettere che la complessa pratica è in fase di analisi e di approfondimento, anche alla luce della copiosissima documentazione richiesta, tuttavia, si è già anticipata risposta positiva al quesito.

Esistono, a sommesso avviso dello studio, normative che possono attualmente tutelare in maniera efficace il prodotto musicale che non rientra negli standard della normativa sul diritto d’autore, rinvenibili nel diverso settore giuridico della concorrenza sleale.

La pratica è in fase di approfondimento ed analisi per cui seguiranno aggiornamenti ulteriori.

Avv. Bruno Redivo