Accolto reclamo – ammesso il sovraindebitamento in caso di “Alcolismo”

Accolto reclamo – la Corte d’Appello di Roma ribalta la decisione del Tribunale di Velletri

Si rivolgeva allo studio legale Redivo una giovane famiglia, oppressa dai debiti e che non riusciva più a sostenere le eccessive spese mensili cui era esposta tra mutui e finanziarie varie, con numerosissime trattenute sulla unica busta paga familiare.

Tra le cause determinanti del sovraindebitamento vi era una comprovata e documentata patologia di “Alcolismo” che ha indotto il consumatore, padre di famiglia, ad esporsi a spese compulsive, senza una piena consapevolezza e con una forte riduzione della capacità di “intendere”.

La procedura, estremamente difficoltosa e del valore complessivo, tra attivo e passivo, superiore a 500.000 Euro, veniva presentata dinanzi il Tribunale civile di Velletri all’esito del quale il Magistrato adito, appreso che una delle cause determinanti del sovraindebitamento era da rinvenirsi nell’alcolismo, riteneva tale ultima patologia non meritevole di tutela, a differenza della “ludopatia”, a contrario meritevole. In sintesi la Magistratura adita riteneva che i debiti contratti sotto lo stato patologico e certificato di alcool fosse integrante la “colpa grave” del sovraindebitato e per tale motivazione dichiarava inammissibile il ricorso originariamente proposto.

Veniva presentato reclamo dinanzi la Corte d’Appello di Roma in cui si articolavano 8 motivi di censure del provvedimento gravato.

Ebbene, aderendo alla ricostruzione difensiva operata da questo studio, la Corte d’Appello di Roma, con decreto del 08 Giugno 2023, accoglieva i motivi di reclamo, in particolare evidenziando come anche l’alcolismo, documentato da un punto di vista medico, rientra tra le “patologie” meritevoli di tutela, tali da escludere la colpa grave del consumatore e per l’effetto accoglieva il gravame e dichiarava ammissibile la procedura.
Pronunciati i provvedimenti cautelari tutti, richiesti ai sensi dell’art. 70 D. Lgs 14/2019 e quindi sospese e vietate tutte le azioni esecutive e cautelari sul patrimonio dei consumatori, disponeva lo svincolo dalla busta paga di ogni trattenuta e rimetteva gli atti, con obbligo di adesione, dinanzi al Tribunale civile di Velletri per il prosieguo.

Seguiranno aggiornamenti ulteriori sulla successiva e dipendente fase di omologazione.

Avv. Bruno Redivo